“I fratelli si servano scambievolmente e nessuno venga esonerato dall’incarico della cucina – a meno che sia malato i impegnato in un incarico importante – perché con ciò ci si proccura una maggiore ricompensa. Tutti gli altri si servano a vicenda nella carità.
Sia i settimanari che entrano sia quelli che escono, la domenica nell’oratorio, subito dopo la fine delle Laudi, si prostrino ai ginocchi di tutti, chiedendo che si preghi per loro. Chi esce di settimana dica questo verso: «Sii Benedetto Signore Iddio che mi hai aiutato e consolato» (Sal. 85,17) e quando esso è stato detto per tre volte e chi esce ha ricevuto la benedizione gli succeda chi entra e dica: «O Dio volgiti in mio soccorso; Signore affrettati ad aiutarmi» (Sal.69,2) e ripetuto anche questo verso da tutti tre volte, egli riceva la benedizione ed entri nel suo ufficio” (RB 35).
Le monache che prestano questo servizio si rallegrano di poter dare alla Comunità tutte le loro capacità per questo ufficio e ristorare i corpi delle sorelle che spendono le loro energie nelle varie attività quotidiane.