“Quale gioia quando mi dissero andremo alla casa del Signore”
Sl 121
Sono Suor Maria Fortunata al secolo Loreta Capogna, originaria di Boville Ernica (FR), il Signore mi ha fatto nascere in una famiglia molto cattolica, con dei grandi valori cristiani, soprattutto la preghiera.
Da quando ero bambina ricordo come i miei genitori mi insegnavano a pregare e davano alla mia anima quella sete di essere unita a Gesù. Ogni domenica mi piaceva andare a messa, ricordo come ero pronta la mattina e la sera nel recitare le preghiere che da bambini ci insegnavano. Avevo già una cugina ed una amica con cui mi confidavo in questo monastero, quindi anche se mia madre non voleva e mio padre non mi lasciava libera, mi sono decisa ad entrare in monastero l’8 settembre 1948 all’età di 15 anni. Da quel momento mi sono sentita molto felice perché sapevo che era Dio che mi voleva per lui.
Dopo qualche anno di formazione l’11 settembre del 1953 indossai l’abito monastico prendendo il nome di
Suor Maria Fortunata e iniziando così l’anno del noviziato. Dopo un anno il 5 agosto del 1954 feci la mia professione temporanea e tre anni più tardi convinta della mia vocazione e felice di rispondere alla chiamata del Signore e confidando nella sua parola feci la mia professione solenne, il 29 settembre 1957.
Gli uffici che mi affidarono sono stati la foresteria, aiutare nel laboratorio della maglieria e fui per tanti anni l’autista della comunità. Dopo qualche anno sono stata mandata con altre sorelle ad iniziare un priorato a Ceccano (FR). Lì lavorammo la terra e anche lì svolsi il ruolo di ricevere gli ospiti, ovvero la foresteraria. Un altro incarico che avevamo era l’assistenza agli anziani che i parenti portavano affinché noi ci prendessimo cura di loro. Tornando dopo più di 20 anni, nel 1988, ritornai per altri 12 anni al servizio della foresteria ed anche come aiutante portinaia con Suor Maria Giovannina.
La vita monastica l’ho vista sempre come una vocazione bellissima e ciò che mi ha aiutato è stato l’esempio di due monache anziane e le loro preghiere, cosa che io chiedevo al Signore, il dono della preghiera. Una di loro mi ha dato, con l’esempio, l’amore di aiutare le altre.
Ringrazio il Signore perché mi ha voluto scegliere come un’anima privilegiata e chiedo la grazia di poterLo servire sempre con tutto l’amore che lui mi dona, ed aiutare così ogni anima bisognosa della sua misericordia.
Suor Maria Fortunata osb