Suor Maria Giuseppina

Suor Giuseppina“Lodate il Signore perché è buono, eterna è la sua misericordia”
Sl 135

Sono Suor Maria Giuseppina al secolo Rita Cerquozzi e sono nata a Boville Ernica (FR) il 18 aprile del 1942 da un matrimonio molto religioso. Da piccola sentivo sempre la chiamata, ogni giorno mi servivo sempre più attratta dall’amore del Signore e così il giorno 2 febbraio del 1952 a 10 anni entrai in monastero contro il volere di mio padre che assolutamente non voleva che mi facessi monaca. Infatti venne solo due volte a farmi visita, il giorno della mia vestizione e quello della mia professione solenne.

La veneranda Madre Angela Carinci mi accolse come educanda ed a 18 anni, come era solito, uscii per un periodo di discernimento vocazionale, ma io ero contenta amavo la mia comunità ed ero felice di stare insieme alle mie consorelle.

Il 24 gennaio del 1960 feci la vestizione iniziando il noviziato e prendendo il nome di Suor Maria Giuseppina. Nel 1961 all’età di 19 anni feci la Professione Temporanea facendo voto di povertà, castità ed obbedienza nelle mani di sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe Paglia. Dopo tre anni, sempre più innamorata del Signore e della sua misericordia, emisi i miei voti solenni il 24 ottobre del 1964 nelle mani di Sua Eccellenza Reverendissima Luigi Morstabilini e della mia Madre Abbadessa Maria Angela Carinci. Il giorno seguente traboccante di gioa partimmo per Montecassino (FR) perché il Nostro Santo Padre Benedetto veniva proclamato patrono d’Europa dal Beato Paolo VI.

Nella vita monastica ho trovato la felicità di servire il Signore facendomi voce di tutto il mondo, con la preghiera i sacrifici e le gioie che vengono da Lui. Sono stata e sono ancora infermiera, aiutando le monache anziane quando la loro vita comincia a spegnersi, ma sono certa che in ognuna di loro posso curare Cristo. E’ un bell’incarico che il Signore mi ha affidato anche perché sono stata provata da un tumore e lì ho potuto conoscere la vera sofferenza. Perché non avevo, secondo i medici, nessuna possibilità di guarire, era già molto avanzato, era il 1997. Da qui che cresce la forza di amarlo e servirlo anche nei momenti difficili e pieni di incertezza. Solo una parola risuonava nel mio intimo: “Signore si faccia in me la tua volontà”.

Dopo anni di cura tornai alla mia vita quasi normale e mi affidarono per 7 anni la cura delle vocazioni come maestra delle novizie. Dopo tanti anni sento la stessa felicità di essere sposa di Cristo e di Servire la Chiesa, portando ogni giorno i bisogni del mondo davanti al Tabernacolo e lasciarli ai piedi del Signore Vivo e Vero.

In questo momento storico in cui c’è una dimenticanza di Dio, dove in tante famiglie non si parla di Lui, vorrei dire che il da fare ed il benessere ed il vivere agitati per il domani non vale nulla. Se nelle famiglie si parlasse di Dio, dell’amore alla vita, della bellezza della vocazione religiosa i giovani farebbero meno fatica nel rispondere alla chiamata. Parlate di Dio!

Venite! Fate un’esperienza, conoscete la nostra vita, la vocazione alla vita religiosa non toglie nulla e dona tutto.

Suor Maria Giuseppina osb